La danza che unisce le diversità


PROGETTO INTEGRAZIONE CON L'ARTE



"Coloro che vivono ai margini 

possono ignorare le regole della società comune
 ma si lasciano irrimediabilmente sedurre dalla danza
 che in definitiva impone loro leggi ben più severe"


Il labirinto
(metodologia Marìa Fux)

Da diversi decenni e nei più disparati paesi del mondo la danzaterapia è stata introdotta come strumento artistico di recupero e integrazione sociale nell'ambito degli spazi giovanili, dell’infanzia a rischio, della donna maltrattata, del disagio in generale. 


L’esperienza ha dimostrato che questa tecnica corporea può essere molto attrattiva per l’utenza in generale ed è in grado di catturare l’attenzione delle persone in difficoltà per favorirne la socializzazione e aprire, attraverso un percorso terapeutico integrato con altre discipline, un cammino di crescita e sviluppo personale mediante la possibilità di muoversi ed esprimersi in maniera equilibrata all'interno di un gruppo eterogeneo. Tutto questo si aggiunge ai vantaggi, palesi, di essere un’attività motoria ben codificata, e dalle radici millenarie.




La danzaterapia metodo Fux, ovvero arte e improvvisazione nel medesimo tempo, costituisce uno strumento di cambiamento effettivo nella persona; quando danziamo dobbiamo creare, e la creazione è una piccola rivoluzione: dopo l’atto creativo nulla rimane più uguale.


Creare con il corpo movimenti sempre nuovi all'interno di un setting altamente contenitivo è il rovesciamento di un concetto corporeo, di un’abitudine o una convenzione tradotta in sequenza motoria ripetitiva; è il coraggio di inventare, confrontare lo sconosciuto con quello che sappiamo già. È esplorare forme inaspettate.



Provammo a danzare alla rovescia, 

ci ritrovammo nel posto del probabile inizio



Affermava Isadora Duncan: 


"Ascoltate la musica con l'anima. Non sentite un essere interiore che si risveglia dentro? E' per lui che la testa si drizza, che le braccia si sollevano, che camminate lentamente verso la luce. E questo risveglio è il primo passo della danza come la concepisco io".


Partendo dal semplice movimento del corpo, con la danzaterapia è possibile ottenere una maggior inclusione sociale, un miglior riconoscimento del proprio posto nel gruppo, è una porta socchiusa verso il mondo esterno che passando attraverso il “limite” e la creatività. Rende liberi e con la libertà appare quello che siamo veramente senza restrizioni di nessun tipo.
L’attività pratica cerca di fortificare l’asse tra arte ed educazione, sviluppo psicologico ed intellettuale, socializzazione e comunicazione.


Rosalie O'Connor photography

Cosa facciamo in un incontro di danzaterapia?

-  sperimentiamo e approfondiamo il piacere del lavoro di gruppo;
- acquisiamo, attraverso il corpo, conoscenze sul “limite”, non come qualcosa da distruggere od omettere, ma come possibilità di espressione e libertà, valorizzandone gli aspetti di accettazione, sicurezza e fiducia;
-  riconosciamo e delimitiamo i confini dello spazio proprio e di quello dell’altro come precondizione per potersi esprimere;
- osserviamo il proprio movimento e quello del compagno come risorsa per esprimere quello che siamo, sentiamo e desideriamo;
- scopriamo che la danza migliora lo stato d’animo, aiuta a gestire l’aggressività e diminuisce il senso di impotenza: valutiamo lo stato emotivo prima della lezione di danzaterapia e poi dopo l’incontro. Rispondere alla domanda: “Posso attraverso il movimento e l’arte migliorare la mia qualità della vita?”;
- sviluppiamo la sensibilità e l'empatia attraverso la comprensione di musiche sempre differenti e contrastanti tra di loro (introduzione al linguaggio musicale di base e avvicinamento al suono come risorsa generatrice di cambiamento) ;
- apprendiamo ad esaudire, nell'ambito di questa estetica, richieste basiche che sono precondizione per la realizzazione dell’incontro: ordine, pulizia, silenzio, gestione delle resistenze a rispettare le consegne, correzione degli errori ed accettazione dei fallimenti;
- favoriamo lo sviluppo dell’attitudine di resilienza (abilità a risorgere dalle avversità, adattarsi, recuperarsi per accedere a una vita produttiva e significativa nonostante un trauma);
-  diamo impulso al libero intuito e quindi alla fiducia in noi stessi (dare forma all'invisibile).


Rosalie O'Connor photography


La danza è sapere affrontare le difficoltà in positivo


La vita si presenta spesso come un labirinto che ci fa paura. Tutti noi possiamo trovarne l'uscita prendendo le decisioni giuste per noi, che sono solo quelle indicate dal limite. Il limite ci guida senza tradirci, ci dà sicurezza. La danzaterapia può essere un filo, molto bello, molto artistico, per condurci dal dentro verso il fuori.

"Ho impiegato molti anni e infiniti sforzi a disegnare con il corpo il paesaggio fuori di me quando, solo dopo, ho scoperto che il disegno era già scritto nel mio corpo. Adesso qualche volta riesco a guardarmi; il mio corpo è la chiave per sentire ciò che accade, la danza è il sollievo, la casa che mi accoglie e mi aiuta a cambiare "




Io e il mio punto


Per informazioni sui corsi di danza creativa e danzaterapia nella città di Milano: 


Valentina Vano
Milano, MI, Italy
web:     www.metodomariafux.com
e-mail: danzaterapia@ymail.com
tel. 339.4805.033


Tipi di Milano


Lezioni di danza creativa e danzaterapia individuali e di gruppo.
Per: adulti, bambini, terza e quarta età, attori, danzatori, cantanti lirici; disabilità, psichiatria, disagio, disturbi dell’ansia.
Seminari di formazione per operatori del settore e di pedagogia musicale per affinare un corretto ascolto della musica e sviluppare una maggior sensibilità alla percezione del suono.
Il Metodo applicato (Fux) è rigorosamente artistico e non si basa su contenuti psicoterapeutici.